Barba intrisa di sangue
Chi ha quarant’anni oggi, sembra dire Daniel Galera, si trova davanti a una foresta di passato che gli impedisce di vedere se c’è qualcosa oltre quella selva, di intercettare anche solo una radura di futuro. Andrea Bajani - la Repubblica
Un ragazzo affetto da un raro disturbo che gli impedisce di ricordare i volti, una cittadina di mare fuori stagione, un mistero da svelare, la sola compagnia dell’oceano e di una cagnetta di nome Beta: questi sono gli elementi intorno ai quali Daniel Galera, con una penna finissima, costruisce una storia sulla ricerca dell’identità, di un posto nel mondo e nella propria famiglia.
Poco prima di suicidarsi, il padre rivela al protagonista una scomoda verità sul passato di Gaudério, suo nonno. Il ragazzo decide quindi di trasferirsi a Garopaba, idilliaco villaggio di pescatori, dove il nonno è morto in circostanze poco chiare anni prima, per far luce sulla vicenda. Qui la narrazione prende i ritmi del mare in autunno, mentre l’alone di mistero che avvolge il villaggio si fa più fitto: ben presto, il protagonista scopre il lato nascosto di una comunità felice solo in apparenza, dove viene trattato come un intruso. Tutti sembrano ricordarsi di Gaudério, eppure nessuno vuole parlare di lui. In bilico tra due relazioni e due donne che sembrano guidare le sue scelte, il ragazzo riuscirà poco a poco a stringere il cerchio, fino a portare a galla una verità del tutto inaspettata.
SUR si affaccia alla narrativa brasiliana contemporanea con un romanzo forte e delicato insieme, che esplode in un finale potentissimo capace di spiazzare piacevolmente il lettore.
Leggi un estrattoDicevano che fosse in grado di rimanere dieci minuti sott'acqua senza respirare. Che avesse ammazzato qualcuno, e che per questo fosse discreto e schivo. Che avesse vissuto su quella costa da sempre, e per sempre ci sarebbe rimasto. Almeno tre persone erano convinte che non fosse morto veramente.
Daniel Galera